La radice “med” accomuna le parole medicare e medicina.

Lo scopo della meditazione è quello di liberarsi dalla sofferenza e gioire della vita che si sviluppa attraverso costanti processi di cambiamento. La sofferenza è il risultato del ns. opporsi all’inevitabile cambiamento.

E’ fondamentale allenare la propria capacità di concentrazione e lasciare che i pensieri tumultuosi della mente di superficie vengano lasciati scorrere abbandonando lo stato di “costante chiacchericcio interiore” per creare un “vuoto”:

Paolo : “Abbiamo un tesoro in vasi di creta”.

Papa Francesco: “L’Uomo, un fragile vaso di creta in cui Dio ha riversato un indicibile Mistero”.

Lao Tzu: “Plasmiamo la creta per formare un recipiente, ma è il vuoto centrale che rende utile il recipiente.

Meditare equivale a cercare il momento presente: l’istante presente. Il famoso “carpe diem”.

I modi per realizzare quello stato di calma e di quiete si chiamano “tecniche di meditazione”, e ne esistono tantissime, si tratta di trucchi e stratagemmi che consentono lo schiudersi della propria mente ad un tipo di percezione diversa da quella cui siamo abituati durante uno stato mentale normale.

Un metodo universalmente diffuso e conosciuto è quello di rivolgere l’attenzione alla propria respirazione.

Le conseguenze saranno una maggiore chiarezza mentale, una capacità oggettiva di valutare le situazioni e prendere le giuste decisioni senza ansia e affanno, pensieri più positivi e costruttivi.

Gli studi dimostrano che le persone che praticano la meditazione con costanza hanno innumerevoli vantaggi rispetto chi non la pratica: